Questi nostri intimi sconosciuti: i sogni!

In questo Blog intendo offrirvi la mia esperienza nell'interpretazione dei sogni o, meglio, nella traduzione dei sogni. Il metodo applicato è quello di Adler, tuttavia è mia intima convinzione, nel corso di anni di traduzione e ascolto, che c'è un "talento" empatico che permette di "svelare" i sogni.
Qualche nozione tecnica per comprendere come avviene la "traduzione":
Rispetto alla concezione del sogno proposta dalla Psicologia Individuale si possono individuare sia dei punti di continuità che di rottura con la teoria freudiana.
In accordo con quanto postulato da Freud, nel sogno si possono distinguere un contenuto manifesto e uno latente che è oggetto di interpretazione mediante l'uso delle libere associazioni, dei ricordi e degli atteggiamenti emotivi.

Le dinamiche presenti nel sogno si manifestano anche nei lapsus verbali, nei sogni a occhi aperti, nelle fantasie e in altri comportamenti dello stato di veglia.

Diversamente dal pensiero psicoanalitico, la Psicologia Individuale non si limita a concettualizzare il sogno come appagamento di desideri sessuali infantili rimossi; infatti Adler definisce il sogno come un «ponte gettato verso il futuro, mediante il quale l'individuo tenta di collaudare la sua posizione verso obiettivi attuali o ipotizzati, incoraggiando o scoraggiando determinate linee finalistiche».

In altri termini i sogni rappresentano dei progetti e delle strategie inerenti i futuri orientamenti vitali dell'individuo. Basandosi sulla premessa fondamentale dell'unità della personalità, della mente, si può considerare il sogno come espressione dello stile di vita, cioè del Sé, per cui spesso i sogni mostrano scopi di superiorità inconsci e permettono l'elaborazione di modalità di protezione dai collaudi della realtà.

Ansbacher (1997) descrive il sogno come un ponte tra il problema che il sognatore ha e la sua meta. Il Sé nel sogno cerca una soluzione a un problema attraverso un'espressione metaforica: questa soluzione è adeguata allo stile di vita del sognatore ma inadeguata rispetto alla realtà comune a causa di una carenza di sentimento sociale.

I fattori esogeni all'origine di ogni produzione onirica hanno un significato più ampio rispetto ai «residui diurni» di Freud in quanto implicano il bisogno di cercare una soluzione. Da ciò emerge il carattere progressivo e finalistico della concezione umana in cui l'individuo si rappresenta il proprio cammino e si forma opinioni sul suo modo di essere e sul senso della vita.

Nei sogni si elaborano immagini utili per far suscitare sentimenti ed emozioni adeguate al conseguimento degli obiettivi del sognatore, quindi lo scopo del sogno è ottenuto tramite le emozioni e l'umore legato alle immagini oniriche, piuttosto che nei pensieri rappresentati.

I sogni a occhi aperti e le fantasie pre-sonno
Un ulteriore elemento da prendere in considerazione sono i cosiddetti "sogni a occhi aperti", cioè le fantasie elaborate in condizioni di veglia.

Queste manifestazioni possono essere definite come: «elaborazioni coscienti ma sganciate dal contesto reale, nelle quali l'individuo può collaudare con minori remore il proprio stile di vita, rapportandolo a situazioni non ipotizzate come probabili ma solo immaginate»,

I sogni a occhi aperti sono tipici dell'infanzia e dell'adolescenza ma possono essere presenti anche nell'età adulta con lo scopo di compensare le frustrazioni della vita reale, proponendo un gioco cosciente del "come se".
Spesso i contenuti di questi tipi di sogno sono pseudo-eroici, rappresentando un sé potente e sicuro in cui dalla realtà vengono eliminati gli aspetti più frustranti.

In casi meno frequenti queste fantasie enfatizzano la negatività e la sofferenza implicando una protesta depressiva e punitiva verso l'ambiente e pseudo-eroica nell'esaltazione della sofferenza.
Anche per i sogni a occhi aperti il linguaggio utilizzato è simbolico.

L'ultimo aspetto da analizzare è rappresentato dalle fantasie che precedono il sonno che, essendo prodotte nel momento in cui le attività coscienti si stanno dissolvendo, presentano caratteristiche del sogno come ad esempio il linguaggio simbolico e creativo.
Le fantasie possono essere indotte dal Traduttore nei casi in cui il ricordo dei sogni da parte del paziente sia scarso.

L'interpretazione dei sogni: spunti di tecnica adleriana
Entrando nel merito della tecnica adleriana, come esposto
in precedenza, l'interpretazione dei sogni si basa sulle libere associazioni.

«per associazione può intendersi in senso lato tutto quanto il paziente produce riferendosi a quel preciso tema onirico: osservazioni razionali, autointerpretazioni, ricordi affiorati con o senza motivazioni, descrizioni di stati emotivi provati durante o dopo il sogno».
Un'altra modalità di analisi dei sogni è rappresentata dalla simulazione del sogno in cui il soggetto continua nell'illustrazione di un sogno proposto dal traduttore.

Il Traduttore invita il soggetto a creare una produzione onirica in piena libertà, senza limitazioni, a partire da una narrazione-stimolo come la seguente:

«sto sognando... di svegliarmi. Apro lentamente gli occhi, impastati dal sonno... vedo le cose abituali vicine a me quando mi sveglio... il lenzuolo... il comodino... ma poi mi accorgo che più in là tutto è diverso... la finestra, sulla parete di fronte, è più ampia, anzi si allarga sempre più... il mondo di fuori, attraverso una tenda trasparente, mi appare sfumato e anch'esso differente...»,
La produzione di fantasie non oniriche costituisce un'altra tecnica basata sulla stimolazione della creatività nella quale il traduttore offre delle immagini di partenza
(es. un paesaggio, dei personaggi, tra cui anche il soggetto), con la possibilità di poter intervenire nella storia prodotta dall'analizzato, adattando il proprio contributo alla soggettività del soggetto.

Ogni soggetto sente di poter rivelare senza imbarazzo o vergogna le proprie fantasie, alcune delle quali hanno come soggetto il traduttore stesso, solo in un clima di accettazione e rassicurazione.

Il sogno è quindi una forma di comunicazione che permette di conoscere gli scopi inconsci di un individuo in accordo con un approccio teleologicamente impostato all'interno di una pratica in cui traduttore e analizzato collaborano per ricostruire lo stile di vita del soggetto e per ri-orientare quest'ultimo verso scopi realistici e collaborativi.